22 Dicembre 2011 admin

La domotica in Italia

 

 

L’Ufficio Studi di Immobiliare.it ha analizzato gli oltre 700.000 annunci italiani pubblicati sul suo sito dai quali è emerso un quadro degli italiani sempre più amanti della domotica: ormai quasi il 60% degli immobili di nuova costruzione ha perlomeno un elemento di automazione che permette di risparmiare fatica, ma soprattutto soldi.


A fronte di una spesa iniziale infatti, seconda di quanto si voglia automatizzare può variare dai 10.000 ai 50.000 euro, il risparmio sulla bolletta può arrivare fino al 20%.

Se si osservano i dati nello specifico, si può vedere come la domotica di base rappresenti il 43% delle automazioni sul territorio nazionale, mentre quella avanzata arrivi al 16%.  Ancora maggiori sono i numeri delle grandi città, dove se la domotica avanzata è presente nel 18% degli immobili di nuova costruzione quella di base è presente nel 45%. Ancora meglio nelle metropoli del Nord Italia, dove le percentuali salgono rispettivamente al 21% e al 49%.

La regione italiana più domotica, secondo l’analisi di Immobiliare.it, è il Trentino Alto Adige, dove il 78% degli immobili di nuova costruzione ha almeno un elemento di domotica di base o avanzata. A seguire si trovano la Valle d’Aosta (63%), il Veneto (61%), la Lombardia (60%) e il Piemonte (55%).
Il Sud, invece, è ancora molto lontano dal poter vantare una giusta proporzione di immobili “intelligenti”. Solo la Sardegna supera a fatica il 15%, mentre tutte le altre aree del meridione hanno percentuali molto basse, con i picchi negativi della Basilicata (7%) e della Sicilia (11%).

L’automazione nelle case delle italiani analizzata dallo studio comprende: dalla climatizzazione ai sistemi d’apertura e di chiusura automatica di porte, finestre, tapparelle e tende da sole, ma anche antifurti e strumenti di telesorveglianza, di coordinamento per il funzionamento degli elettrodomestici e per la distribuzione dell’energia elettrica.

[fonte: periti.info]